4X4 FEST XVIII EDIZIONE: LA MIA WOODSTOCK
Ve la ricordate Woodstock? Io non ero ancora nato nel 1969, ma la eco di quel festival musicale ha influenzato trasversalmente diverse generazioni di giovani e non solo.
Ancora oggi se citi Woodstock chiunque sa dirti di cosa si parla.
Un gruppo di ragazzi creò l’iniziativa e nessuno si aspettava un successo del genere. Quell’evento senza paragoni fu epocale e la macchina organizzativa pazzesca.
In seguito provarono a replicare con eventi omonimi, ma il successo di quell’unica edizione, nessuno riuscì a ripeterlo.
Rimane a tutt’oggi un simbolo di aggregazione di massa.
Un simbolo.
Veniamo ai giorni nostri.
È terminata ieri la XVIII Edizione del 4X4 FEST di Carrara dedicata al mondo Off-road e questa mattina mi sono svegliato con questa domanda in mente: se Woodstock con una sola edizione ha fatto la storia, cosa accade quando riesci a organizzare un evento per 18 volte?
Se solo penso a quanto lavoro c’è dietro un evento del genere e a ripeterlo con successo per 18 anni mi gira la testa.
La tre giorni è stata ricca di eventi esterni: in pista, in spiaggia e nelle famose cave di marmo con raduni di vario genere che hanno premiato tutte le esigenze del pubblico, sia femminile con l’iniziativa Rosa Integrale sia quello maschile con i raduni tecnici patrocinati dalla FIF.
Nonostante in molte parti d’Italia il tempo fosse pessimo, a Carrara sono stati giorni caratterizzati dal bel tempo. Sole e mare come nelle migliori cornici estive. Nei padiglioni come consuetudine si trovavano esposte tutte le novità e le migliori aziende del settore, gli “artisti della preparazione” del mondo off-road.
Lo ammetto, oggi non ho più voce, ho passato tutti e tre i giorni in piedi a parlare parlare parlare, perché come al solito al 4×4 Fest si incontrano tanti amici che non vedi quasi mai, perché si viene da ogni parte d’Italia, e si sviluppano nuovi progetti.
Una grande community con la quale parlare della grande passione comune, il 4×4, radunata sotto un unico tetto.
Tre giorni sono tanti o sono pochi? è certo che vivere una fiera intensa come questa è faticoso, ma so che il Day After mi lascia sempre un po’ di malinconia. Mi sento parte attiva di questa community, di un ritrovo unico in Italia che negli anni continua a mantenersi vivo e vivace e alla fine la sensazione è sempre quella dei saluti dopo le vacanze.
Il 4X4 FEST come una madre premurosa ci ospita tutti ogni anno con lo stesso immutato affetto e rappresenta dopo 18 anni a tutti gli effetti un simbolo per tutti gli appassionati della vita Off-road e, per me, che nel 1969 non ero ancora nato, la mia Woodstock.
4X4 FEST: MIX VINCENTE
Il successo della 4X4 FEST è da sempre legato alla combinazione della parte espositiva (con tutta la gamma di vetture, elaborazioni, accessori, ricambi e servizi dedicati alla passione off road) agli spettacoli, le esibizioni, i raduni e i test drive, grazie a cui è possibile provare sulla pista allestita appositamente – peraltro completamente rinnovata quest’anno – le vetture messe a disposizione delle case costruttrici.
Tra queste sono da segnalare Suzuki, che ha fatto la parte del leone grazie al nuovo Jimny, una delle ultime 4×4 pure e dure che ha entusiasmato davvero tutti offuscando un po’ la presenza della rinnovata Vitara; Jeep, che ha presentato la nuova Wrangler JL; Mercedes che ha stupito con la nuovissima G AMG 4.0 V8 biturbo da 577 CV; Toyota che ha presentato l’Hilux in versione Executive+. Novità anche tra i produttori di pneumatici per l’off road: BF Goodrich ha presentato il Mud Terrain KM3, in un grande stand che ospitava tra l’altro il proto Ultra4 Scarlett di Acerni e le rappresentanze dei due più grandi raduni fuoristrada d’Italia, il Jeepers Meeting e il Città di Gradisca; Yokohama, dal canto suo, ha esposto il Geolandar G003, il nuovo modello mud terrain, ed il prototipo del modello per l’off road estremo X-MT, che arriverà nel 2019.
Tra gli espositori, Herero 4×4 si è aggiudicato il Best Innovation Award 2018, premio istituito da IMM CarraraFiere per promuovere l’innovazione nel settore dei fuoristrada e dell’accessoristica dedicata, grazie al sistema Mixed dual fuel diesel GPL, realizzato in collaborazione con Ac-Stag, che potrebbe aprire la strada alla riqualificazione dei motori diesel. Il sistema, infatti, essendo in grado di miscelare perfettamente GPL, aria e diesel all’interno di un cilindro, produce un fluido carburante che abbatte sensibilmente gli agenti inquinanti, aumentando nel contempo le prestazioni. La nuova Suzuki Jimny, in versione già parzialmente elaborata, ha catalizzato l’attenzione degli appassionati che hanno visitato gli stand di Totani e ZMode, ciascuno dei quali ha esposto la propria interpretazione della piccola 4×4 nipponica. Gli specialisti di Jeep, Rock’s 4×4 e XQuattro, naturalmente hanno proposto le proprie elaborazioni della nuova Wrangler JL. Altri esemplari allestiti dell’iconica 4×4 USA li abbiamo trovati nello stand di Jeep, dove era esposta una Wrangler equipaggiata con accessori ufficiali Mopar, e nell’amplissima area occupata da 4Technique, che ha presentato inoltre tante novità per pick up (tra cui un hard top posteriore interamente in acciaio, robusto e funzionale). HM 4×4, in uno stand ricchissimo di proposte come di consueto, ha presentato la sua ultima creazione, un Samurai a passo lungo preparato per l’off road hard.Raptor 4×4 ha proposto come sempre molte novità per vari modelli di fuoristrada, in particolare sono da segnalare i nuovi frigo-freezer e la gamma di accessori dedicati alla Toyota KZJ 90. Mattouno-Suntop ha esposto la vasta gamma di assetti dell’australiana Pedders e le capottine in tela per Jeep Wrangler. L’R Team, che ha annunciato la partecipazione alla Dakar 2019 con tre equipaggi, ha riprodotto nello stand un paddock tipico della gara sudamericana. Tra i numerosi accessori proposti da Ramingo 4×4, infine, ci hanno colpito in particolare quelli dedicati al Ford Ranger.
Quanto alle iniziative esterne al quartiere fieristico, nella giornata di sabato si è avuto il clou con lo svolgimento di ben quattro tour e di quattro raduni specifici con un’affluenza record di partecipanti. Fortemente voluto da IMM CarraraFiere con il prezioso supporto tecnico ed organizzativo della Federazione Italiana Fuoristrada, per la prima volta il tradizionale Tour delle Cave è raddoppiato, offrendo due appuntamenti distinti: la tradizionale visita alle Cave di Marmo di Fantiscritti, aperta a mezzi di ogni marchio, 4×4 o SUV, e il Nuovo Tour alle Cave di Marmo Apuane, più tecnico, riservato solo ai fuoristrada “duri e puri”.
L’inedito tour avventura, regalo della FIF per i 18 anni del salone, ha portato alla scoperta della Cava 37 Fossagrande, mai visitata prima dal pubblico e men che meno da mezzi a quattro ruote, lungo un percorso in forte pendenza che ha richiesto attenzione ed abilità, ha ripagato della fatica, consentendo di godere di un paesaggio mozzafiato. A questi si affiancava il Tour alle Cave di marmo del Corchia.
I raduni in programma erano il Raduno Nazionale CarraraFest, il Raduno del Mitsubishi Club Italy, il Raduno nazionale Suzuki e il già citato Rosa Integrale, primo raduno dedicato alle fuoristradiste donne. Ultima, ma non per importanza, l’Escursione Nazionale Lunae Trail, organizzata la domenica dal Sarzana Fuoristrada Club, che ha dato la possibilità di scegliere tra tre tipi diversi di percorso. Sempre domenica si è svolto anche il Tour Adventure, organizzato da IMM CarraraFiere con Fabio Fasola, aperto a tutti i possessori di mezzi due ruote enduro stradale.
Testo di
Gianluca Vittori e Francesco Fatichenti
Si ringrazia
4×4 Fest
Foto – ©Matteo Marinelli – ©Scilla Nascimbene
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