STRADA ROMANTICA Reportage

LUNGO I BORGHI DELLA STRADA ROMANTICA

Prima Parte

“Dove natura e cultura sono stretta da un patto d’amore, il cuore batte più veloce”. Questo un detto bavarese riferito alla cosiddetta STRADA ROMANTICA, un percorso lungo 366 km che attraversa la Baviera da nord a sud, tra città antiche, castelli incantati, piccoli borghi punteggiati di incantevoli case a graticcio e stretti vicoli medievali in cui perdersi, assaporando la magica atmosfera di un itinerario che da oltre 60 anni attrae turisti da tutto il mondo.

PER CANCELLARE GLI ORRORI DELLA GUERRA

Questo suggestivo percorso fu delineato dalla Germania nel 1950, con l’intento di far riscoprire la bellezza della nazione dopo il tracollo morale ed economico successivo alla seconda guerra mondiale.

L’APPELLATIVO DI STRADA ROMANTICA

Sono i luoghi che si incontrano lungo questo straordinario percorso a renderlo romantico, tra paesaggi naturali incantevoli, medioevo e barocco, suggestioni romane ed atmosfere teutoniche.

Decidiamo di percorrere una parte di questo tragitto
da FÜSSEN a ROTHENBURG.

L’inizio dell’itinerario è la vezzosa cittadina di Füssen, nella culla delle Alpi bavaresi, insediamento romano sulla Via Claudia.

Füssen è un intreccio di pittoreschi vicoli, case colorate e squisitamente dipinte, antiche insegne in ferro battuto, vetrine piene di artigianato e abiti tipici bavaresi.

In passato, grazie alla presenza della corporazione dei liutai, la città divenne dimora storica per la costruzione di violini e liuti. Oggi ne ospita la collezione più bella di tutta Europa.

Una passeggiata per le vie del centro permette di scoprire il castello della città, l’Hohes Schloss, e il complesso benedettino di San Magno, arrivando lungo il fiume Lech.

LA PRIMA TAPPA DA SOGNO

Pochi minuti di strada e l’atmosfera cambia completamente: raggiungiamo Hohenschwangau, il castello dell’infanzia di Ludwig II di Baviera, dove il futuro re divenne uomo tra armature medievali e miti e dove incontrò il musicista Richard Wagner. Da qui iniziò a sognare di costruire la sua nuova residenza, e all’interno di una delle sale fece installare un telescopio per controllarne i lavori.

IL CASTELLO DELLE FAVOLE

Il più famoso tra i castelli di Ludwig II di Baviera: 6000 metri quadrati su 4 piani e 40 torri, il Neuschwanstein concretizza la sua ossessione di usare l’architettura come scenografia. Costruito su un’alta rocca, dal 1868, “in uno dei luoghi più belli che si possono trovare”, come scriveva il re all’amico Wagner, domina dai suoi quasi 1000 metri il magnifico paesaggio circostante, circondato da laghi e montagne. Qui fantasia e realtà si fondono senza un netto confine, tanto che i disegnatori della casa madre di Topolino lo presero come punto di riferimento nelle favole “La Bella e la Bestia” e “La Bella Addormentata nel Bosco”.

Le sale interne sono un omaggio al genio musicale di Richard Wagner, e nonostante si ispirasse al medioevo, la residenza era dotata delle più avanzate tecnologie dell’epoca.

IL RE DELLE FAVOLE

Il poeta Paul Verlaine lo definì “l’unico vero re di questo secolo”. Eppure, più che un re, fu un romantico sognatore. Il re delle favole, come viene ricordato, costruiva castelli per rifugiarsi nel mito.

INCOMPRESO, TRA GENIO E FOLLIA

Personaggio eccentrico, modello di infelicità romantica e malinconica, amante della bella vita, disinteressato alla politica, era diventato troppo scomodo e il governo bavarese tramò per metterlo da parte. Fu interdetto, sospeso dalla carica di governatore del regno all’età di 41 anni, e lì a breve, in circostanze assai misteriose, annegò in un lago. Fatto alquanto strano: si dice fosse un ottimo nuotatore.
Il re non vide mai concluso il suo paradiso in terra.  

Usciamo dall’incantevole castello e proseguiamo il nostro viaggio lungo i borghi della Strada Romantica.

Per chilometri solo natura, incontrastata ed imponente nelle sue montagne dove, incastonati come lapislazzuli, brillano laghi, dal colore blu intenso, in un paesaggio di purezza infinita, che sembra uscito da un tocco divino.

LANDSBERG AM LECH

Arrivamo sul fiume Lech, in un suggestivo punto in cui, scendendo tre gradini, forma una piccola cascata artificiale.
Siamo nella graziosa cittadina di LANDSBERG AM LECH, sorta all’incrocio di due importanti strade romane: la Via Claudia e la Via del Sale. Su questa parte del fiume si trova, in un piccolo parco, anche una romantica torre ottocentesca, il cosiddetto “Mutterturm“.

Racchiusa all’interno delle sue antiche mura cittadine, il centro di Landsberg ha un aspetto architettonico molto omogeneo con numerosi edifici in stile rococò, realizzati in gran parte dallo stesso architetto, uno dei principali della Baviera settecentesca.

Landsberg si sviluppa intorno alla piazza principale, Hauptplatz, dove si trova il Municipio, dalla facciata magnificamente decorata, la fontana Marienbrunnen e la Schmalzturm, la torre muraria del XIII secolo.

Durante il periodo del nazismo la cittadina divenne nota perchè, nel suo carcere, fu rinchiuso Hitler, che lì scrisse il suo libro “Mein Kampf“, in cui gettò la base teorica del suo partito.

NÖRDLINGEN ALL’INTERNO DI UN CRATERE

All’apparenza Nördlingen può sembrare un angolo di Baviera simile a tanti altri, se non fosse per un piccolo particolare: la città sorge all’interno di un cratere formatosi in seguito all’impatto di un meteorite, precipitato sulla Terra 15 milioni di anni fa. Particolare davvero unico che si nota solo se si osserva la città dall’alto!

SALVATA DA UNA SCROFA.

Il centro storico è cinto da mura medievali che formano un cerchio quasi perfetto e sono percorribili tramite un camminamento protetto, attraverso il quale si giunge ad una delle porte sormontata da un’alta torre, Loepsinger Torturm. Secondo una leggenda, questo passaggio sarebbe stato lasciato aperto da un traditore della città per far entrare le truppe nemiche. Una donna però vide una scrofa uscire dalla porta e diede l’allarme.

Da allora il maiale è l’animale porta fortuna e se ne vedono statue ovunque.

Attraversate le mura di cinta, ci si addentra nel cuore del centro, dominato dalla mole slanciata del campanile della chiesa gotica di San Giorgio, affettuosamente ribattezzato dagli abitanti “Daniel”, alto 89 m. Scalare il Daniel è un’esperienza unica, soprattutto quando si raggiunge la cima e si lancia lo sguardo nel panorama circostante.

Nördlingen è stata scelta come location della scena finale del film Willy Wonka & La Fabbrica di Cioccolato, del 1971. Negli ultimi anni la città è diventata famosa anche in Giappone grazie alla scelta di un fumettista giapponese che l’ha presa come modello per un suo popolare manga.

Nel museo di Rieskrater, è possibile ammirare un pezzo di roccia lunare donato dall’equipaggio dell’Apollo 16 in ringraziamento all’ospitalità ricevuta durante l’addestramento effettuato in città.

La prima parte del nostro itinerario termina lasciandoci alle spalle le mura di Nördlingen, ma il viaggio lungo la STRADA ROMANTICA continua… Seguiteci!!!

Testo di Scilla Nascimbene

Foto – ©Matteo Marinelli e ©Scilla Nascimbene

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