SILVER FLAG – 24ª EDIZIONE
Castell’Arquato – Vernasca 28/29/39 giugno 2019.
Era il 28 giugno quando, il silenzio a Castell’Arquato è stato interrotto dal suono della passione, per dar vita alla competizione di cronoscalata che ha richiamato a sè appassionati da tutta Italia e mezza Europa a bordo dei bolidi o glorie del passato, 24ª SILVER FLAG
Non una semplice competizione, definita addirittura la “Goodwood italiana“, ma un museo a cielo aperto di auto uniche che hanno scritto la storia nel mondo delle corse dai primi del ‘900 ad oggi; e ancora oggi si sfidano nelle varie categorie in questa storica cronoscalata. A TAG Heuer il compito di scrivere i tempi, come Official Timekeeper, che in occasione festeggia il 50° anniversario del suo cronografo: MONACO, divenuto un simbolo tra gli sport motoristici e sui red carpet dopo che fu indossato da Steve McQueen nel film “Le 24 ore di Le Mans“.
TAG Heuer non si limita a parlare di questa leggendaria ricorrenza, ma omaggia i partecipanti la sera del 29 giugno, presentando durante la cena di gala, nella piazza di Castell’Arquato il MONACO originale indossato da Steve McQueen.
UN PO’ DI STORIA DELLA SILVER FLAG
Inizialmente considerata una prova minore del Campionato Provinciale, poi trasformata in una gara di velocità in salita indipendente da altri campionati, organizzata dall’Automobile Club Piacenza per 17 edizioni, dal 1953 al 1972. Un percorso vario con una lunghezza di poco meno di 10 km per l’esattezza 9,775 Km, che si sviluppava con caratteristiche differenti tra i primi 5 chilometri e i rimanenti 4.
La parte iniziale era contraddistinta da una strada di fondovalle bei rettilinei e slalom appositamente disegnati.
La seconda era un vero tracciato in salita, 34 curve per lo più tornanti con pendenze che arrivavano anche al 10%. Alla prima edizione (1953) parteciparono circa 40 piloti, con la presenza ufficiale dell’Alfa Romeo con una splendida 3000 CM.
PERFEZIONE E DETTAGLI
Oltre che il loro fascino d’altri tempi, o le imprese affrontate nella storia, questa competizione non si limita ad osservare il risultato finale, i concorrenti dedicano estrema attenzione nei dettagli, ai particolari che vestono le loro vetture, sia estetiche che meccaniche, rendendo la manifestazione ancor più competitiva, anche per il giudizio di un pubblico esperto che anch’esso non si limita ad ammirare ma, interagisce, si informa o sogna di riuscire a completare un restauro iniziato e chissà magari un giorno riuscire a percorrere quei tornanti come partecipante.
IL GRAN FINALE
La maNifestazione termina alla Rocca di Vernasca dopo che i piloti e lo staff di gara hanno disposto ordinatamente gli oltre 200 veicoli nella piazza principale. Non finisce una gara senza il pranzo finale seguito dalle premiazioni con i più svariati trofei per le varie categorie.
Testo di – Matteo Marinelli
Foto a cura di – ©Matteo Marinelli – ©Scilla Nascimbene
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