FORD FIESTA ST
Così Henry Ford II la battezzò Fiesta
Il 1976 è stato un anno ricco di eventi. Oltre ad aver visto la mia nascita, cosa non da poco, nasceva anche la Apple e il Concorde iniziava i suoi voli supersonici tra i cieli. Nello stesso anno, dalle catene di montaggio degli stabilimenti Ford, veniva al mondo la prima Fiesta. Una storia che va avanti da oltre 40 anni.
La casa automobilistica Ford inizia a produrre la Fiesta nei nuovi stabilimenti di Valencia, con il preciso compito di immettere sul mercato un’auto pratica ed economica, per affrontare la crisi petrolifera del ’73. Il nome doveva esprimere dei valori ben precisi: avere uno spirito giovane, assonanza con il nome Ford e un legame con il nuovo stabilimento spagnolo.
Per decenni questo tipo di automobili compatte, come FIAT Punto, Renault Clio, MINI, 500 o le più grandi Volkswagen Golf, Alfa Romeo Giulietta, Ford Focus e così via, non avevano grandi pretese sportive.
Dopo le MINI Cooper e le FIAT 500 Abarth negli anni ’60, che però non possono essere considerate Hatchback, in quanto nessuna delle due ha un portellone posteriore, sone nate le prime Hot Hatch. Con Hot si intendono automobili “calde”, con tanta potenza e capaci di scaldare il cuore degli appassionati.
In questo panorama la Fiesta diventa una vera e propria icona, un’auto-pantera pronta ad azzannare la strada. Non a caso esordisce con la versione da competizione al Rally di Montecarlo del ’79. Questa data non solo rappresentò l’esordio nelle corse ma diede il via alla produzione della Fiesta XR2 stradale. Una lunga storia di evoluzione tecnologica che ha portato la casa americana a rinnovarsi ed evolversi tecnologicamente. E mentre la potenza è salita, i consumi sono scesi sempre di più. Oggi Ford continua a rinnovare e presentare i nuovi modelli su scala mondiale, tanto da produrre una nuova Fiesta ogni 96 secondi.
La nuova versione, la ST, ci ha davvero sbalordito. Esteticamente ha pochi ma sapienti tocchi sportivi in grado di far breccia sia nei giovanissimi, sia nei nostalgici delle storiche e potentissime RS. Griglia anteriore a nido d’ape, minigonne laterali, cerchi in lega da 18”, doppio terminale di scarico e spoiler posteriore.
Piccola, leggera, nervosa, felina. L’abbiamo portata in pista, non c’è modo migliore per valutarne le capacità. La prima cosa che ci viene da dire è: non fatelo se non avete la giusta dose di esperienza di guida.
Parliamo di un auto con 200 cv, 0-100 km/h in 6, 5 secondi e una velocità massima di 232 km/h, anche se resta ben aderente alla strada e ha una buona risposta delle sospensioni. Sono ottime le sensazioni di guida per questa 3 porte. Nell’abitacolo ti senti protetto e ben avvolto dai sedili sportivi Recaro ed il cambio manuale a 6 rapporti è davvero sfizioso.
Nella versione in prova abbiamo riscontrato dei consumi come quelli dichiarati dalla scheda tecnica di Ford.
Un motore da 1.5, 3 cilindri in linea, con un consumo tra i 15 e i 16 a litro in autostrada, mentre siamo sui 12 – 13 in urbano.
La nostra valutazione è molto positiva, ci siamo divertiti a bordo di questa scattante utilitaria. Come dire che non ci siamo fatti scrupoli nel fare Fiesta!
Vi diamo appuntamento alla prossima settimana con la Ford Puma ST…
ATTENZIONE
In un’era dove le tecnologie si sono evolute, l’elettronica la fa da padrone, semplificando notevolmente la vita dei neofiti, aiutandoli a uscire da situazioni problematiche senza che il conducente si renda conto di quello che realmente sta accadendo tra le ruote del veicolo.
STATE ATTENTI PERÒ LA TECNOLOGIA NON RIMPIAZZA L’ESPERIENZA E LE CAPACITÀ DI GUIDA!
Testo: Gianluca Vittori
Foto e Driver: ©Matteo Marinelli
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IN COLLABORAZIONE CON:
AUTODROMO TAZIO NUVOLARI – CERVESINA – PV
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