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MUSTANG MACH 1 – 5.0 V8 460 CV

NON SI SCHERZA CON FRANK BULLITT

Ricordiamo tutti il più grande inseguimento tra auto del cinema. Bullitt, 1968. Dieci minuti di azione, neanche un dialogo. Solo lo sguardo di Steve McQueen e le evoluzioni della sua Mustang GT390 Fastback. Oppure l’indimenticabile “Agente 007-Una cascata di diamanti”, con Sean Connery al volante di una Ford Mustang Mach 1 color orange del 1971.

MUSTANG MACH 1

La storia del cinema è piena di citazioni legate a questa vettura iconografica. E io, quando chiudo gli occhi, la Mustang la sogno ancora così, come nei film citati. Eppure l’evoluzione, il mondo, ogni cosa scorre, cambia, si trasforma. Così come la Mustang e la sua ricca storia.
Quando Iacocca, figlio di emigrati italiani, creatore del mito Mustang, propone di creare un modello per i giovani, i famosi baby boomers, concepiti dopo la fine del conflitto mondiale e allora in età da patente, la proposta non suscita grande entusiasmo in Ford. Anche perché la casa di Dearborn in quel periodo non naviga in buone acque finanziare. Non sapeva che tutto stava per cambiare.

Il debutto ufficiale della Mustang avviene il 17 aprile del 1964 a New York ed è accompagnato da un imponente lancio pubblicitario. Le concessionarie vengono prese d’assalto.

Sono passati 57 anni. La Mustang continua a sfornare auto veloci ed esticamente inconfondibili. La nuova Mustang Mach 1, come tutte le altre, mantiene il carattere americano (non dimentichiamo chi è il creatore). Un’auto che con l’ultimo upgrade delle prestazioni risulta la più potente mai prodotta di serie. Il motore 5.0 V8 va da 0-100 km/h in 4,4 secondi ed è interamente in alluminio. Combina un Open Air Induction System a un collettore di aspirazione con corpi farfallati da 87 mm con un duplice sistema di iniezione del carburante ad alta e bassa pressione per erogare una potenza di 460 Cv e una coppia di 529 Nm.

La velocità massima tocca i 267 e 249 km/h a seconda se si sceglie il cambio manuale a 6 o automatico a 10 rapporti. Dalle mie parti usiamo esclamare “e stica!”. Questo motore la rende estremamente elastica. A seconda dello stile di guida che si vuole adottare, può stupire nei consumi ad andatura costante in autostrada. Ma attenzione, risulta decisamente meno economica in modalità sport, circuito o Drag Race. Anche se sono modalità da provare vi faranno sballare! Lo stesso sound varia d’intensità e in modalità circuito è vietato per l’uso cittadino (come riportato dal libretto di istruzioni).

La modalità drag Race invece è più per gli appassionati dei classici burn out nelle partenze da fermo, pinzando i dischi anteriori e bloccando parzialmente lo sterzo per mantenere la direzionalità. L’assetto varia in funzione delle modalità e può essere custommizzato dal conducente nella modalità “my mustang”. L’assetto in modalità normale è estremamente comodo, asseconda le asperità dell’asfalto e rende decisamente comoda e rilassante la guida. Le altre modalità rendono ovviamente l’auto più rigida a mano a mano che le prestazioni aumentano.

Questo modello di Mustang porta l’asticella ancora più su. Il carico aerodinamico è stato maggiorato del 22% rispetto alla Mustang GT. Offre quindi un’aderenza in curva e stabilità anche ad alte velocità maggiori.

Come la gran parte delle muscle car è stata pensata per percorrere grandi distanze anche su strade tortuose e tornanti. La Mach infatti 1 sembra aver eliminato i problemi del passato: si è sicuramente più europizzata rispetto alle highway e i rettilinei delle Route americane.

L’infotainment è il solito Sync 3 di Ford, fantastico compagno di viaggio, in particolare per i comandi vocali che permettono di guidare senza distrazioni al volante. L’impianto audio premium B&O è davvero un piacere, così come l’abitabilità anteriore, mentre la zona posteriore è sacrificata come sempre.
Il look non passa inosservato con le colorazioni decise, dalle livree nere e arancio. Se possiamo permetterci, peccato per la mancanza del tetto panoramico in vetro e la presenza di alcune plastiche che cozzano un po’ con il resto.

Vi state chiedendo quanto costa? Per acquistarla ci vogliono € 65.000,00. Per tutto ciò che offre sembra essere un prezzo equilibrato.
Chissà cosa penserebbe il tenente della Squadra Omicidi Frank Bullitt di questo nuovo modello. Per quel che mi riguarda, non so se un giorno, chiudendo gli occhi, immaginerò mai la Mustang Mach 1 al posto delle mitiche Mustang dei film del passato, ma provarla in modalità sport e circuito in pista mette davvero i brividi.

Non vorresti mai smettere di guidarla, ma ad occhi ben aperti.

MUSTANG MACH 1

ATTENZIONE

In un’era dove le tecnologie si sono evolute, l’elettronica la fa da padrone, semplificando notevolmente la vita dei neofiti,  aiutandoli a uscire da situazioni problematiche senza che il conducente si renda conto di quello che realmente sta accadendo tra le ruote del veicolo.

STATE ATTENTI PERÒ LA TECNOLOGIA NON RIMPIAZZA L’ESPERIENZA E LE CAPACITÀ DI GUIDA!

Testo: Gianluca Vittori

Foto e Driver: ©Matteo Marinelli

Foto Dinamiche: ©Francesco Bruciamonti

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