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INEOS GRENADIER – UN ESPLORATORE D’AVANGUARDIA

INEOS GRENADIER, è a bordo di questo veicolo che abbiamo deciso di intrependere questa piccola avventura. Non ci siamo spinti in aree desertiche o foreste incontaminate, ma abbiamo deciso di percorrere la strada carrabile più elevata d’Europa; un percorso tutto italiano che ci ha condotto a poco più di 3000 metri s.l.m. con viste mozzafiato a 360° sulle Alpi Cozie, sin dall’inizio del percorso fino al suo culmine sul Colle Sommeiller.

SPECIALE ALTE VIE DELLE ALPI

L’ITINERARIO

Abbiamo scelto questa meta proprio per il percorso unico nel suo genere, con un livello di difficoltà medio che varia a seconda della quota e delle condizioni meteo. Il terreno giusto dove provare il nostro INEOS GRENADIER.

Partiamo alle prime luci dell’alba da Pavia, percorriamo comodamente le 3 ore che ci separano da Bardonecchia, dove una volta giunti effettuiamo l’ultima sosta per recuperare i rifornimenti che ci serviranno nei prossimi giorni. Tra le montagne non si lascia nulla al caso quando si dorme in tenda e la temperatura cala velocemente salendo in quota. Lasciamo Bardonecchia e percorriamo la strada asfaltata sp 235 in direzione di Rochemolles, piccolo ma affascinante borgo del 1300, nel quale sorge la chiesa di San Pietro Apostolo divenuta monumento nazionale.

Rochemolles, situata a 1.619 metri s.l.m., offre un buon punto di ristoro e pernotto per gli escursionisti che intraprendono il loro cammino, inoltre è l’ultimo insediamento umano lungo il percorso. Lasciato il borgo alle spalle, lasciamo anche l’asfalto iniziando così ad assaggiare lo sterrato. La difficoltà per ora è minima, percorribile facilmente da qualunque veicolo, che seguendo la sinuosa valle ci fa apprezzare la natura e le rive del lago artificiale creato dalla centrale idroelettrica di Rochemolles, sino ad arrivare alla piazzola del Rifugio Scarfiotti situato a 2.165 metri s.l.m. verso “IL TETTO D’EUROPA”.

Da qui in poi il semplice sterrato inizia a diventare una tortuosa serpentina di tornanti che inizialmente ci permette di salire in quota velocemente. Il nostro INEOS GRENADIER si comporta egregiamente con un buon angolo di sterzata e un ottima escursione asseconda facilmente le asperità del fondo stradale che salendo si complicano un po’ di più. Da qui, a circa 2.700 metri s.l.m., il paesaggio muta radicalmente. I verdi pratoni lasciano lo spazio alla brulla rocci e un paesaggio lunare si apre tra le vette che ci sovrastano.

Curioso il fatto che salendo in due brevi tratti, per non più di 25/30 metri, ci siano tracce d’asfalto in rovina e, senza farci troppo caso e domande, oltrepassiamo il Pian dei Morti a 2.828 metri s.l.m. dove lo sterrato diventa sempre più stretto ed esposto ed il fondo sempre più roccioso, con gli ultimi tornanti che visti dal basso si sormontano vertiginosamente per addolcirsi in vista della sommità a 3.009 metri. Lì solo 40 anni fa il gliacciaio permetteva di sciare anche in piena estate, proprio dove oggi possiamo ammirare il meraviglioso lago glaciale Sommeiller situato all’interno di una corona di vette che accanto ad esso è stato da poco ripristinato il nuovo bivacco/museo, dove all’interno è possibile ammirare gli oggetti e le immagini d’epoca che, da metà anni ’60, documentano gli impianti sciistici e le strutture ricettive, ripercorrendo la storia di questo progetto.

Come si è comportato il nostro INEOS GRENADIER?

Ovviamente premetto che in totale siamo stati sul territorio 5 giorni per realizzare il servizio, percorrendo più di 280 km di sterrati sulle strade che vi abbiamo descritto e realizzando vari campi in tenda, portandoci tutto il necessario per vivere a pieno la natura del viaggio e per valutare il veicolo nel migliore dei modi.

È emersa una grande versatilità del veicolo, un grande confort di guida sia su strada che in fuoristrada, nonostante il peso in ordine di marcia non sia tra i più leggeri. Più un carico extra di 250 kg circa, tra tenda da tetto, bagagli e attrezzatura fotografica e da campeggio, compresi viveri e acqua per 4 persone, abbiamo riscontrato un ottima abitabilità adatta al viaggio. Le sospensioni e la meccanica rispondono bene ad ogni ostacolo che abbiamo affrontato anche su elevate pendenze, non riuscendo comunque a sfruttare tutte le sue potenzialità fuoristradistiche sul tipo di terreno che abbiamo incontrato.

Gli ottimi angoli del veicolo e l’escursione dell’assetto hanno impedito di urtare i paraurti o di spanciare sui dossi più accentuati e nei tornanti più stretti e ripidi. Con la modalità OFF ROAD attivata la maggior parte degli ADAS vengono disattivati, evitando distrazioni ci si gode ancor meglio il viaggio. La strumentazione permette di mantenere monitorato lo stato del veicolo e di poter controllare il proprio viaggio, incluso il dislivello, che nel nostro caso ha registrato 11.120 metri tra salite e discese percorsi.

Il GRENADIER si è rivelato davvero una sorpresa e ci siamo promessi di portarlo su terreni più impervi, in situazioni più estreme, per andare ad utilizzare al meglio ogni sua potenzialità.

LINK UTILI PER LITINERARIO

BARDONECCHIA INFO

GULLIVER

ATTENZIONE

In un’era dove le tecnologie si sono evolute, l’elettronica la fa da padrone, semplificando notevolmente la vita dei fuoristradisti neofiti, aiutandoli a uscire da situazioni problematiche senza che il conducente si renda conto di quello che realmente sta accadendo tra le ruote del veicolo. 

STATE ATTENTI PERÒ LA TECNOLOGIA NON RIMPIAZZA L’ESPERIENZA E LE CAPACITÀ DI GUIDA!

Testo – Foto Statiche: Matteo Marinelli

Foto Dinamiche: Francesco Bruciamonti

Driver: Matteo Marinelli

Staff R.T. EARTH TEAM

Ringraziamo Matteo Castelli e vi lasciamo il link per approfondire o acquistare questa nuova tenda SUNTOP QUI 

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