BLASTER – MOTO GUZZI V65 Special –
Cafè Race Project
BLASTER, non un nome messo a caso. Linee decise e muscolose. Alla base una MOTO GUZZI V65 SPECIAL, una delle 9 varianti del modello prodotto tra gli inizi degli anni’80 e il 1994. Il progetto V65 SPECIAL della casa di Mandello del Lario era stato pensato per un uso Stradale o da Turismo e in origine presentava carter protettivi per migliorarne l’aereodinamica.
Ma Giorgio dopo averla vista , ha capito che doveva dargli un nuovo inizio…
…Come il video riassume, tanta la fantasia e le ore passate a lavorare su ogni dettaglio per definire la linea finale di questa Cafè Racer. Molti ormai associano questa moda senza saperne l’origine. Questa popolare tendenza di trasformazione nasce a metà degli anni ’70 in Inghilterra, e il termine viene coniato per identificare tutti quei motociclisti rocchettari che parcheggiavano i loro mezzi di fronte al bar o pub dove passavano le serate, raccontandosi gloriose imprese a bordo dei loro bolidi. In realtà queste moto venivano spogliate delle loro carene e carter per farle assomigliare a quelle da gara, dei loro idoli a due ruote.
IL PROGETTO
La BLASTER è un opera minimalista di pulizia, che rende a pieno il concetto Cafè Racer. Spogliata del superfluo, emerge l’attenzione dedicata alle linee e la meticolosa cura nel renderla essenziale, nascondendo a doc i cablaggi e, dove possibile, anche i tubi idraulici.
La castomizzazione del serbatoio, del codino e la rivisitazione del manubrio la stravolgono da quella che era di serie, rendendola davvero leggera alla vista ma al contempo con un Look aggressivo quasi rabbioso.
Lavoro assegnato a Luca Lamperti – IL GREZZO della RAW BIKE FACTORY che per chi ci segue può ricordare per la creazione di Apophis 99942. Mentre per la parte grafica nella decorazione della placca serbatoio con tecnica P.N.P. e altri dettagli troviamo l’abile mano di Lorenzo Dossena – DOX, della DOX ART FACTORY, anche lui già conosciuto per il progetto di Luca e una collaborazione che stiamo portando avanti per un suo personale progetto che potete scoprire a questo LINK.
Non restava che cercare di valorizzare tutto il lavoro fatto con delle immagini che rappresentassero l’anima ROCKER e RETRÒ di questa moto, e Giorgio essendo già un collaboratore con la R.T. EARTH ha dato carta bianca a Matteo Marinelli per raggiungere il risultato.