Cattedrale di Pavia

Ogni progetto è un microcosmo a sé che ci porta negli ambienti più disparati del territorio italiano. Questa è la volta di Pavia. Nel cuore del suo centro storico si erge il Duomo, la splendida Cattedrale con la quarta cupola più grande d’Italia per dimensioni.  La ” Fabbriceria della Cattedrale di Pavia “, proprietà del Duomo, ha aperto le porte al team R.T.Earth, chiedendoci di realizzare uno shooting fotografico e un video-trailer a scopo benefico.
Il video e il materiale fotografico che abbiamo realizzato, verranno utilizzati per la raccolta fondi che permette il sostentamento del Duomo stesso e la sua manutenzione.
Inoltre, il video verrà proiettato durante lo spettacolo di Danza e l’esibizione GospelProject al teatro Fraschini il giorno 29 settembre 2018.

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Ci è stato chiesto di dare un’anima e una luce differente alla Cattedrale, di mostrare in pochi secondi anche quelle parti che restano nascoste agli occhi di tutti, dando cosi l’opportunità di poter ammirare, in via del tutto esclusiva, aree uniche e suggestive del Duomo.

In realtà il progetto è ben più ampio e questo non è che solo l’inizio del racconto.

Per ora vi lasciamo alle suggestive immagini del Trailer, alla gallery fotografica e al curioso “dietro le quinte”.

Il Team:

Matteo Marinelli – Fotografia/Video

Giorgio Riganti – Video/Montaggio

Scilla Nascimbene – Fotografia di Backstage

Alessandro Von Blizzard – Supporto Tecnico/Comunicazione

Se vuoi conoscerci, scrivici!

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APOPHIS 99942 – Progetto Custom – DUCATI Monster

APOPHIS 99942

Il SOGNO
Uno strano sogno, uno di quelli che ti restano impressi a lungo…Un asteroide, guidato non so come da una strana creatura, che vaga nello spazio profondo da milioni di anni…
Sogno alieni da tutta la vita ma, questa volta, era diverso.
Ebbi questa visione, che non riuscivo a togliermi dalla testa e che alimentò la voglia di costruire qualcosa di nuovo, di diverso.
Atterrato sul nostro pianeta, lasciò in un posto remoto questa creatura con un aspetto primitivo ma ricca di tecnologia di un altro mondo ricoperta di strani simboli, dei messaggi per il nostro popolo…Io la trovai per caso e la portai con me per decifrare quello che poi scoprii era un avvertimento

…Ritorneranno…

LA REALTA’
Nella realtà APOPHIS 99942 è un  asteroide che nel 2004 passò così vicino alla terra da riuscire ad allarmare l’intera comunità scientifica mondiale. Un alto rischio di impatto con l’emisfero orientale del nostro pianeta, avrebbe causato un’esplosione
pari a circa 870 megatoni, circa 65.500 volte la bomba di Hiroshima. Apophis, in particolare ruota attorno al Sole, con un periodo orbitale pari a circa 323 giorni e la sua orbita lo porta ad attraversare per due volte quella della Terra ad ogni rivoluzione.
Le stime e i calcoli portano a pensare ad un’alta possibilità di impatto nel 2036.

LA TECNICA
Costruita interamente a mano, battendo e plasmando ogni singolo pezzo di lamiera per il monoscocca, che forma serbatoio, sella e codino in
un unico pezzo, parti in alluminio incise a mano la completano e tubi in acciaio la alimentano.
Creato un nuovo font di caratteri alieni, viene usato insieme ad altri simboli con maestria da Lorenzo DOX Dossena, famoso artista custom di fama mondiale, con una tecnica da lui brevettata chiamata P.N.P., ovvero Paint-no Paint, una tecnica che non fa uso di vernici, ma solamente di lavorazioni meccaniche manuali direttamente sulla nuda  lamiera…
La “moto” non ha vernice e mette in risalto la materia allo stato puro…
Il suo “cervello” è un computer ideato apposta e creato da Stefano Galbiati,
Ingegnere capace di realizzare un cruscotto che permette, digitando un codice su schermo touch screen, di accendere direttamente il motore del mostro.
Parti meccaniche come trasmissione finale e altri componenti come la doppia forcella anteriore, sono state progettati da me. Il sistema di scarico è composto da oltre 120 spicchi di tubo saldati a mano. La chiodatura sulle gomme è composta da fasce in acciaio armonico e riempita da 1920 viti…
Questi e molti altri particolari hanno richiesto circa 5 mesi di lavoro, dimostrando a me stesso che tutto è possibile e che se lo desideri, i sogni si possono trasformare in realtà..

 

APOPHIS 99942

The DREAM
A strange dream, one of those that remain impressed for a long time … An asteroid, driven I do not know how from a strange creature, that wanders in the deep space for millions of years …
I dream aliens from all my life but this time it was different.
I had this vision, which I could not get out of my mind and that fueled the desire to build something new, different.
Landed on our planet, left in a remote place this creature with a primitive appearance but rich in technology of another world covered with strange symbols, message for our world … I found it by chance and took it with me to decipher what I later discovered was a warning … They will return …

REALITY’
In reality APOPHIS 99942 is an asteroid that in 2004 passed so close to the earth that it managed to alarm the entire worldwide scientific community. A high risk of impact with the eastern hemisphere of our planet would have caused an explosion of about 870 megatons, about 65,500 more the Hiroshima bomb. Apophis, in particular, revolves around the Sun, with an orbital period of about 323 days and its orbit leads it to cross twice the Earth orbit at each revolution.
The estimates and calculations make us think of a high possibility of impact in 2036.

TECHNIQUE
Built entirely by hand, beating and shaping each piece of sheet metal for the monocoque, which forms the tank, saddle and tail in one piece, hand-engraved aluminum parts complete it and steel pipes feed it.
Created a new font of alien characters, it is used together with other symbols with mastery by Lorenzo DOX Dossena, world-renowned custom artist, with a technique he patented called P.N.P., or Paint-no Paint, a technique that does not use paints, but only mechanical manual work directly on the bare sheet metal …
The “motorbike” has no paint and emphasizes the pure matter …
Its “brain” is a computer designed and created by Stefano Galbiati, an engineer able to create a dashboard that allows, by typing a code on the touch screen, to turn on the engine of the monster.
Mechanical parts as final transmission and other components such as the double front fork have been designed by me. The exhaust system consists of more than 120 segments of pipe hand welded. The nailing on the tires is composed of strips in harmonic steel and filled with 1920 screws …
These and many other details took about 5 months of work, demonstrating to myself that everything is possible and that if you wish, dreams can come true.

Luca Lamperti – Costruttore/Ideatore e Sognatore!
Lorenzo Dox Dossena – Artista/Decoratore
Stefano Galbiati – Bio Ingegnere/Creatore della parte elettronica
Luca Gebia – Meccanica/Test Drive
Ivano Losa – Supporter morale/Consigliere
Giorgio Riganti – Film Maker 
Matteo Marinelli – Art Director/Fotografia

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Progetto Val d’Ayas

La R.T. Earth ha realizzato questo progetto con l’intento di valorizzare le potenzialità naturalistiche che offre questa valle, per il turismo che vuole vivere un’ esperienza alternativa,  mostrando un itinerario che si può intraprendere e scenari che si possono incontrare, il tutto attraverso  un video/spot, accompagnato da un reportage fotografico narrativo e di Backstage.

A tale scopo la Troupe, formata da 5 persone, ha effettuato  i dovuti sopralluoghi per visionare il territorio e organizzare la logistica, per poi scrivere l’effettivo Storyboard ossia il copione da seguire sul campo. Successivamente il Team si è trasferito nella location per i giorni di ripresa, giorni intensi, in cui il lavoro si è svolto attraverso la collaborazione di alcune aziende locali che sono diventate protagoniste insieme alla natura stessa.

Tanta l’ attrezzatura utilizzata che superava i 250kg di peso, tra cui differenti tipologie di fotocamere, diverse action, un drone e tutto il necessario per le riprese, compresa un’officina portatile.

La fine delle riprese danno inizio ad una nuova sfida: il montaggio, la selezione dell’audio sincronizzandolo con le immagini, il recupero di alcune sequenze con l’adeguata color correction per uniformare il prodotto finale.

Settimane di intenso lavoro da parte di tutti per raggiungere il nostro obbiettivo.

Landscape – Gallery

Back Stage – Gallery

Rifugio Guide Val d’Ayas

Non porsi limiti nell’ eseguire uno shooting in ogni tipo di location.
Che sia una semplice dimora, un albergo, un laboratorio o come in questo caso un rifugio in alta quota, il nostro servizio è realizzare immagini che valorizzino la vostra struttura in un modo unico.

Nello specifico, vi proponiamo lo Shooting eseguito presso il Rifugio Guide Val d’ Ayas situato a 3420 s.l.m.

Foto eseguite con la collaborazione di Scilla Nascimbene, Mattia Calvo e Francesco Bruciamonti

POSIZIONE

Il rifugio delle Guide della Val d’Ayas è situato sulle Rocce di Lambronecca, al lato del ghiacciao di Verra. Il rifugio è stato inaugurato nel 1991, è dotato di 80 posti letto, docce, pannelli solari e eleganti camerette. Le piccole dimensioni e la gestione famigliare vi faranno pensare più ad un albergo in quota che ad un rifugio e vivrete un’esperienza indimenticabile. Questo è anche il punto di partenza per la salita al Polluce mt. 4091, Castore mt. 4221, Rocce Nere mt. 4065, Breithorn Orientale mt. 4141 e Centrale mt. 4156. Contatti del rifugio: tel. 0125 308 083  info@rifugio-lambronecca.com

Dal Rifugio Mezzalama si prosegue in salita seguendo il sentiero numero 7 che, seppur ben segnalato, diventa più difficile. Il sentiero percorre quello che era il letto del ghiacciaio prima che si ritirasse. Si trovano quindi sassi instabili, terreno cedevole e, a seconda della stagione, nevai da attraversare.

Se percorsi in tarda mattinata i nevai non necessitano di attrezzatura da alta montagna (ramponi, picozza, imbrago e corda), ovviamente bisogna essere avvezzi agli itinerari escursionistici di alta montagna.

Lo spettacolo della cima vi ripaga però delle fatiche: il Rifugio Guide Val d’Ayas si affaccia sul Ghiacciaio di Verra e su alcune vette del Monte Rosa, oltre ad avere un’ottima vista sulla valle di Ayas.

Foto di:

Matteo Marinelli

Scilla Nascimbene

Mattia Calvo

Francesco Bruciamonti

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La Carrozza Taxi Fuoristrada

Un esclusivo servizio di trasporto Taxi Fuoristrada in Val d’ Ayas, attraverso i sentieri in quota, completamente immersi nella natura di questa valle.

VERSO METE ESCLUSIVE

Vuoi raggiungere i luoghi più suggestivi della Valle di Champoluc ma non sei molto allenato? Stai programmando un’ascensione su un 4.000 e vuoi evitarti il lungo avvicinamento a piedi? Oppure semplicemente hai pochi giorni e vuoi vedere tutto il meglio della Val d’Ayas?
Il servizio di Taxi Fuoristrada ti porterà in quota con le nostre jeep. Perfino gli itinerari più lunghi diventeranno una passeggiata, anche per i meno allenati!
I nostri Taxi Fuoristrada ti aspettano nei piazzali di Saint Jacques e Frachey, a Champoluc, nella splendida Val d’Ayas, ai piedi del Monte Rosa, la seconda montagna più alta del continente europeo.
Il servizio ti vuole offrire la possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile, insieme alla tua famiglia o a coloro con i quali hai deciso di vivere una grande avventura immerso nella natura incredibile delle Alpi…

Un ricordo straordinario che resterà per sempre indelebile nella tua memoria!

ALCUNI ESEMPI DI GITE E PERCORSI

Lago blu mt. 2228 (circa 20 minuti dal Pian di Verra inferiore, 1,30h da Saint Jacques)

Rifugio Tournalin mt 2600 (circa 2,30-3h da Saint Jacques o raggiungibile in jeep)

Rifugio Mezzalama mt 3009 (1h45 dal pian di Verra Superiore, 4h da Saint Jacques)

Monte Petit Tournalin mt 3207 (2h15 dal Rifugio Tournalin, 5h da Saint Jacques)

Monte Grand Tournalin mt 3379 (1h15 dal Petit Tournalin, 6h15 da Saint Jacques)

Quintino Sella mt. 3.585 ( 3h15 dal Colle della Bettaforca, 6h da Saint Jacques)

Oppure come nel nostro caso, l’aiuto di questo servizio ci ha permesso di arrivare più comodamente al: Rifugio Guide di Ayas mt. 3420 (3h15 dal Pian di Verra Superiore, 5h-5h30 da S. Jacques)

Foto eseguite con i collaboratori:

Mattia Calvo 

Francesco Bruciamonti

Champoluc Transfer

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Pellissier Helicopter

Azienda italiana che opera tra Val d’Aosta e Piemonte, specializzata nel trasporto aereo di persone, materiali in alta quota, voli panoramici, antincendio ed heliski.

Servizio eseguito in Val d’Aosta presso il Pian di Verra Inferiore.

Foto eseguite con la collaborazione di Scilla Nascimbene.